Meyer-Lübke: Grammaire des langues romanes, 1890.
"Il catalano é un dialetto provenzale, parlato nei Pirenei Orientali nella Spagna del secolo ottavo"
Luigi De Rose: Dizionario storico della terra di Calabria, 2012.
Luigi De Rose non è nuovo a operazioni culturali del genere, poiché nel 2004 pubblicò il volume Le dominazioni in Calabria – analisi storico linguistica. Ora si cimenta con quest’altro lavoro storico-linguistico che parte dalla Calabria per approdare, come il precedente, al suo paese natale:
Rose, a cui l’Autore è legato da vincoli di affetto straordinari. Rose è un piccolo paese presilano che si affaccia a terrazza, quasi una roccaforte, sul sottostante piano della valle media del Crati. La sua lingua, ose vogliamo il suo dialetto, proprio per la sua posizione geografica, si è ben conservato nel tempo, anche se, come fa notare De Rose, negli ultimi quarant’anni ha subito l’influenza di Cosenza.
La velocità delle comunicazioni ha sicuramente determinato un cambiamento linguistico, come ad esempio (è sempre De Rose a sottolinearlo) la vocale “o”, molto insistente nel lessico rosetano, si è lentamente trasformata in “a”; ma è ancora riscontrabile nella parlata di qualche anziano.
Ora, per quanto ben conservata, una lingua non è un organismo statico, è in continuo movimento ed evoluzione. De Rose ne è così consapevole che in questo suo pregevole studio linguistico ha avvertito la necessità di aggiungere l’aggettivo “storico” al sostantivo “dizionario”. Egli è inoltre consapevole che il dialetto non è “una degenerazione della lingua italiana”(cfr. p.7), se è vero che la nostra lingua attuale derivi dal fiorentino; certo un fiorentino nobilitato dai grandi scrittori toscani del Trecento,